Scopri quale non è il supermercato preferito dagli italiani: Lidl è sconfitto nella classifica di Altroconsumo!

Curioso di sapere dove gli italiani fanno scorrere il carrello più felici? Ecco i nomi dei discount che hanno conquistato il cuore (e il portafoglio) della gente secondo Altroconsumo!

Fare la spesa nei discount sta diventando un’abitudine sempre più frequente per gli italiani. Altroconsumo ha esaminato questa tendenza e ha scoperto che Aldi, Eurospin e Prix sono tra i preferiti. Per chi cerca invece prodotti freschi e locali, la scelta ricade spesso sui piccoli produttori del territorio.

A dispetto della tendenza al consumo locale, il ritmo frenetico della vita moderna spinge molti a preferire la comodità di supermercati che offrono tutto in un’unica soluzione. Un sondaggio di Altroconsumo eseguito su ben 9.000 partecipanti ci dice che Esselunga siede sul trono dei supermercati mentre nelle città, come Roma, Pewex detiene la corona per le catene locali.

Cosa mettono nel carrello gli italiani nei discount?

I fattori che attraggono nei grande catene di supermercati sono vari: dalla pulizia, alla velocità della spesa grazie all’abbondanza di casse, alla qualità dei prodotti, molti dei quali sono a marchio proprio. Dallo studio emerge che la maggior parte degli italiani, il 63%, fa la spesa una o due volte alla settimana, e un 22% addirittura con una frequenza maggiore.

A livello di discount, Aldi si è guadagnato la stima dei consumatori nonostante si trovi per lo più nel Nord Italia. Eurospin e Prix invece si dividono il popolo dei risparmiatori con un’ampia presenza sul territorio nazionale. Anche se nei discount i marchi famosi scarseggiano, il loro successo è dovuto ai prezzi convenienti che spesso riguardano prodotti a marchio proprio o di brand meno noti.

La classifica dei discount: i re del risparmio

Nel dettaglio, l’analisi di Altroconsumo condotta a giugno 2021 su quasi 10.000 soci ha messo in fila i discount in base all’apprezzamento ricevuto. Aldi, Eurospin e Prix si sono distinti con un punteggio di 79, piazzandosi in testa alla classifica. Ecco come procede la lista:

  • Aldi (79 punti)
  • Eurospin (79 punti)
  • Prix (79 punti)
  • Tuodì (78 punti)
  • MD Discount (78 punti)
  • DPiù (76 punti)
  • Lidl (76 punti)
  • In’s (76 punti)
  • Penny Market (76 punti)
  • Tois (75 punti)

La minore fama di questi brand non sembra preoccupare: l’attrattiva dei discount è nei prezzi vantaggiosi su un’ampia scelta di articoli, sia alimentari che non, e talvolta capitano anche buone offerte su prodotti di marche rinomate.

Quando si tratta di scegliere dove fare la spesa, il 35% degli intervistati si orienta verso la praticità, andando in punti vendita vicini a casa o al lavoro. Per il 21%, invece, la motivazione è economica, e qui spiccano Aldi, Eurospin, IN’s e Lidl, che vengono apprezzati per i prezzi bassi. Infine, Ipercoop attrae per la sua varietà mentre Esselunga convince per l’eccellenza della sua offerta.

“Non si vive di solo pane”, ma in un’epoca di crescente attenzione al portafoglio, gli italiani sembrano riscoprire l’importanza di un equilibrio tra qualità e convenienza. La recente indagine di Altroconsumo svela una tendenza interessante: la crescente predilezione per i discount come Aldi, Eurospin e Prix.

Questo fenomeno non è solo una questione di risparmio, ma riflette una più ampia trasformazione nei comportamenti di consumo. Se da un lato la ricerca del prezzo più basso guida la scelta, dall’altro lato emerge la volontà di concentrare la spesa in un unico luogo, privilegiando la praticità. Questo comportamento solleva interrogativi sulla sostenibilità e sull’impatto che tale tendenza potrebbe avere sulle piccole realtà commerciali locali e sulla filiera corta.

La sfida per il futuro sarà quindi quella di trovare un equilibrio tra la necessità di risparmiare e il desiderio di sostenere l’economia locale, senza dimenticare l’importanza di promuovere pratiche di consumo consapevole. In questo contesto, la scelta di un modello di consumo che valorizzi i prodotti a km 0 e i produttori locali potrebbe rappresentare non solo una via per una maggiore sostenibilità, ma anche un’opportunità di crescita per l’economia dei territori.

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